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Medicina Integrata

medicina integrata

Integrazione: dal latino integer, integro o intero.

Una medicina integrata è una medicina che guarda l’essere umano come un intero ed è essa stessa una medicina integra, che si occupa di sapere, di essere, del corpo della mente e dell’anima.

L’integrazione è una delle capacità più straordinarie del nostro corpo, che lo rendono “resiliente”,la cui intelligenza è in grado, di integrare migliaia di segnali, regolando così l’equilibrio della nostra fisiologia.

Effetto dell’integrazione è tutta la regolazione ormonale, il sistema immunitario, i ritmi circadiani, le reazioni feedback ormonali, la riparazione di una ferita, la filtrazione dell’urina, l’attività cerebrale.
Tutta la nostra vita biologica è frutto di integrazione di sistemi e apparati diversi che dialogano tra loro continuamente.


Come in alto così in basso, dicevano gli alchimisti, e il nostro corpo è alchemico in questo senso. Ce lo insegna la PNEI (psiconeuroendocrinoimmunologia), ce lo mostra la medicina quantistica che si occupa dei campi elettromagnetici e dei fenomeni vibrazionali nel nostro corpo.

La medicina integrata non esclude nessun tipo di intervento: ritiene utile la farmacologia e la chirurgia, insuperabili nelle acuzie, ma integra anche fitoterapia, omeopatia, le medicine c tradizionali come la Medicina Tradizionale Cinese e la Medicina Ayurvedica, peraltro anche oggetto del piano di sviluppo Who Traditional Medicine 2014-2023, che vede come obiettivo per tutti gli stati membri l’introduzione di questi approcci, testualmente definiti come “una parte sottostimata delle cure mediche”, nella sanità pubblica.

La medicina integrata utilizza anche la psicologia, la psicoterapia, l’ipnosi, la medicina quantistica con tutti i suoi dispositivi che agiscono sul campo elettromagnetico e sulle radiofrequenze, oltre a tutte le discipline a mediazione corporea (yoga, osteopatia, qigong …).

È la medicina centrata sulla persona, che deve tenere conto non solo del sintomo, ma anche del contesto in cui accade, delle credenze che la persona e di tutto ciò che porta dentro comprese le emozioni.

Una medicina a tutto tondo, dove la malattia viene vista come un processo che parte dallo stato energetico e dai meccanismi biofisici, per poi passare a quelli biochimici ed epigenetici, e poi alle alterazioni cellulari, tissutali e infine d’organo: la malattia è un processo che ha delle fasi differenti che il medico sa riconoscere e contestualizzare nella persona, orchestrando gli interventi secondo l’unicità di chi ha di fronte.

Noi medici abbiamo dedicato finora il nostro impegno a studiare sistematicamente la materia di cui siamo fatti; ora giunge il tempo di studiare sistematicamente l’energia di cui siamo fatti e le vie di integrazione della nostra parte materiale con la nostra parte energetica.

E quello che sembrava un futuro lontano, è già qui.

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